Ho sentito tante volte questa frase e l’ho pensata io stessa per molto tempo, tutte le volte che mi mettevo a dieta. Il senso di ingiustizia rispetto all’alimentazione, al doversi deprivare e non poter mangiare come le altre persone. Dover faticare così tanto e così duramente per perdere peso e combattere contro il metabolismo o una tendenza familiare al sovrappeso. Il pensiero di dover passare una vita a dieta e il conseguente profondo senso di ingiustizia e impotenza.
Perché il mio modo di alimentarmi non può essere spontaneo?
Il modo di alimentarsi smette di essere spontaneo proprio quando ti sottoponi ad una dieta restrittiva, usi pasti sostitutivi e digiuni per diminuire le calorie ingerite. Ignori il tuo senso di fame e sazietà, mangi cibi tristi e monotoni e finisci per abbuffarci a causa della fame emotiva e dello stress da dieta. Sottoporti ad una dieta restrittiva non è la soluzione per tornare a mangiare in modo intuitivo, anzi rischia di fare ancora peggio.
Pensare poi di sapere esattamente come gli altri si regolano e scelgono rispetto al cibo, richiede la capacità di lettura del pensiero, abilità che noi umani ancora non possediamo, per cui basiamo le nostre opinioni su quel poco che vediamo. Spesso negli altri non si vedono le problematiche di salute, la presenza di disturbi alimentari e di ipercontrollo del cibo, non conosciamo la storia della persona a cui ci paragoniamo, non ci rendiamo conto di quanto si muove ogni giorno, dell’intensità dell’attività sportiva che svolge e non vediamo quello che mette nel piatto a tutti i pasti. Fare un paragone con gli altri serve davvero a poco, se non a buttare la tua autostima ancora più a terra. Utile è però prendere ispirazione da qualcuno il cui stile di vita ti piace, puoi fare delle domande sulle scelte alimentari che fa, informarti sul tipo di attività fisica che svolge e sulle strategie che utilizza per stare in salute. Diffida invece da chi cerca scorciatoie e “facili” soluzioni per perdere peso, aspetta qualche mese e vedrai che quelle persone sono di nuovo nella tua stessa situazione. Qui trovi un post che spiega perché le restrittive non funzionano.
Come superare il senso di ingiustizia?
Vale davvero la pena di rimboccarsi le maniche e superare il senso di ingiustizia che poco aiuta ad attivarsi in un processo di cambiamento, anzi a volte è una scusa che ci blocca.
Ci sono due modi per reagire al senso di ingiustizia:
- Puoi dispiacerti per te stessa, mangiare sull’onda delle emozioni e finire con il non perdere peso ce continuare a sentirti una sfigata.
- Puoi accogliere le tue emozioni, smettere di prendertela con gli altri e accettare che devi attivarti per perdere peso e cambiare il tuo stile di vita.
Il mio consiglio è ovviamente la seconda opzione, pensare che è meglio andare avanti, perché ognuno subisce ingiustizie e questa è una di quelle che purtroppo tocca a te, ed è capitata anche a me, ma puoi cambiare la rotta! E poi pensa che forse l’ingiustizia più grande è quella di permettere alla “scusa ingiustizia” di impedirti di essere chi vuoi. Non è facile affrontare questo pensiero, ma è peggio sentirsi impotenti e passivi rispetto alla propria salute e benessere.
Hai voglia di superare scuse, senso di ingiustizia e impotenza e cominciare a cambiare? Contattami per un primo colloquio gratuito.